sabato 12 agosto 2017

Marmelade

"La parola inglese marmalade indica solo marmellata di agrumi; ogni altra marmellata si chiama jam. Mrs. Grace Thompson, di professione scrittrice di biografie, professione tipicamente inglese, dalla quale ero ospite nella sua residenza londinese di Fellows Road, mi raccontò che la marmellata di arance era stata inventata in Francia per guarire Maria Stuarda, là rifugiata, da una malattia che l’aveva colpita. Da la confiture de Marie malade sarebbe derivata la parola marmalade. Una spiegazione che soddisfa poco, lo ammetto.
In realtà, la parola deriva dal portoghese marmelada, che però significa marmellata di marmelos, cioè di mele cotogne. Di conseguenza, dicendo «marmellata di arance» si commette lo stesso errore (teorico) di quando si dice «bistecca di maiale», dato che bistecca (beefsteak) vuol già dire bistecca di manzo; oppure di quando si dice «a cavallo di un mulo», oppure «si asciugava i capelli con un asciugamano». Sono errori teorici, in pratica va benissimo così. L’ultimo di questi apparenti errori, cioè «atterrare sulla Luna», è stato corretto inventando il verbo allunare. Se sulla Terra si atterra, dicono, sulla Luna si alluna.
È un ragionamento che non regge. Infatti, la terra di atterrare non indica il pianeta Terra ma semplicemente una superficie solida qualsiasi; come «a cavallo» si può essere non solo di un cavallo ma anche di un mulo, di un somaro, o di altre bestie, come la tigre, ancora più diverse dal cavallo iniziale. Oppure, per essere logici, vogliamo dire «a somaro» di un somaro?
Se fosse giusto allunare per la Luna, si dovrebbe dire avvenerare per Venere, ammartare per Marte, assaturnare per Saturno, applutonare per Plutone e, essendovi teoricamente miliardi di «punti di atterraggio», bisognerebbe, teoricamente, usare miliardi di verbi diversi per dire la stessa cosa".


(Aldo Buzzi, Čechov a Sondrio)

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