martedì 6 febbraio 2018

PASSAMI IL SALE

Sale
Tra le canzoni del Festival di Sanremo, in onda su Raiuno da stasera, Passame er sale. Canta Luca Barbarossa, 57 anni.
In romanesco? Passame er sale in romanesco al Festival della canzone italiana?
«Tutto il nuovo album che si chiama Roma è de tutti, come un brano in cui duetto con Fiorella Mannoia, è in dialetto. Il dialetto che uso è quasi un’inflessione, un accento, uno stato d’animo, non la lingua dei sonetti ottocenteschi di Giuseppe Gioacchino Belli. Sfido chiunque a non capire una parola. Si tratta di world music, il disco più internazionale che ho fatto. Il dialetto invece di escludere qui include. È il luogo dell’intimità, della strada e della casa. Quando si parla in dialetto escono cose e modi dire dei nostri nonni e genitori, come quando cucini»».
Di cosa parla questo Passame er sale?
«È il bilancio di un’esistenza. In genere si racconta l’amore che nasce o quello che finisce. Qui c’è la fase della crescita. Parlo a mia moglie con cui sto da circa vent'anni».
Sua moglie è franco-catalana. Capisce il dialetto?
«Si diverte anche a usarlo. Purtroppo, senza rendersene conto, a volte ripete cose che in pubblico sono sconvenienti».
[Luca Barbarossa a Andrea Laffranchi, CdS]

Sale
«Nei romanzi di una scrittrice sublime come Ivy Compton-Burnett dietro un “passami il sale” c'è perlomeno un incesto» [Mancuso, Foglio].

Sale
«Passami il sale» per dire di una conversazione qualunque, priva di significati, senza vibrazioni. Per esempio, nel 1958, a Milano, al termine della commedia musicale Sayonara Butterfly, Raimondo Vianello, all'epoca di 36 anni, portò a cena Sandra Mondaini, di 27 - i due erano già fidanzati, ma non tra di loro - e le disse: «Mi sa che mi sono innamorato di te». Sandra rispose: «Ma figurati. Passami il sale» [Tinelli, Oggi].

Sale
Anche Craxi, nel 1991. Tavolata con telecamere e microfoni. La domenica successiva si sarebbe votato il referendum di Mario Segni che avrebbe abolito le preferenze. A Craxi non piacevano né Mario Segni né il referendum. Qualcuno gli chiese: «Segretario, come voterà domenica prossima?». Craxi rispose: «Passami il sale» [Battista, CdS].

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«L’Arbezia è uno Stato di mille metri quadri, collocato nel Giura e coincidente, in pratica, con l’hotel Arbez, posto a metà tra Francia e Svizzera. Il confine tra i due paesi attraversa anche le camere da letto (il marito in Francia, la moglie in Svizzera) oppure certi tavoli del ristorante. “Passami il sale”, detto nel salone ristorante, è una frase potenzialmente ricca di implicazioni internazionali» [Olivier Marchon Il Monte Bianco non è in Italia. E altre bizzarrie della geografia Clichy, Firenze 2014].

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